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Il palio di Asti tra cultura, cibo e tradizione

Il palio di Asti tra cultura, cibo e tradizione

A settembre nel Monferrato alla scoperta di sagre e festival

ASTI, 30 agosto 2024, 18:37

Ida Bini

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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ASTI - La prima domenica di settembre Asti, gioiello medievale del Monferrato, torna indietro nel tempo di quasi 750 anni e diventa un teatro a cielo aperto animato da nobili, banchieri, vescovi, prelati, artigiani, popolani, dame e cavalieri. Il Palio, antica tradizione che si rinnova da oltre sette secoli, riporta la città ai suoi fasti medievali con il fascino di una festa dal grande valore identitario e dall'atmosfera suggestiva. Centro dei festeggiamenti è l'adrenalinica corsa dei cavalli montati a pelo che si svolge sulla pista allestita nella centrale piazza Alfieri per aggiudicarsi il Palio, un grande drappo di velluto con le insegne di Asti. Prima dell'evento sfila per le vie del centro un corteo storico con oltre 1200 figuranti in costume medievale, che ripropone quadri viventi di fatti realmente accaduti in un'imponente rievocazione storica. Sbandieratori, suoni e antichi riti annunciano la corsa: ogni fazione - 21 tra rioni, borghi e comuni - è impegnata nella preparazione con cene propiziatorie, la benedizione del cavallo e la scelta del maestro che ha il compito di dipingere il drappo oggetto della contesa. L'altra grande manifestazione di settembre è la Douja d'Or, dedicata al vino, uno dei grandi protagonisti del territorio: 10 giorni di talk, degustazioni, masterclass, incontri, arte, musica e spettacolo per scoprirne tutte le sfumature e offrire ai visitatori, agli addetti ai lavori e agli appassionati spunti di conoscenza e di approfondimento. La Douja d'Or racconta nelle piazze, nelle strade e nelle più suggestive dimore storiche di Asti le eccellenze enologiche del territorio: i vini di Piemonte Land of Wine, del Consorzio per la Tutela dell'Asti Spumante e del Moscato d'Asti Docg, del Consorzio Barbera d'Asti e vini del Monferrato, del Consorzio del Vermouth di Torino e dell'Associazione produttori di vino biologico.
    Punto d'incontro è l'Enoteca della Douja, la più grande d'Italia con migliaia di bottiglie e oltre 500 etichette. Il secondo weekend di settembre è il turno del Festival delle Sagre Astigiane, che permette di rivivere le atmosfere del mondo contadino tra Otto e Novecento attraverso esperienze culinarie e una rievocazione storica. L'appuntamento è in piazza Campo del Palio con il più grande ristorante a cielo aperto d'Italia, un villaggio con casette in muratura, la chiesa, il Municipio e persino l'ufficio postale; nelle locande si degustano le eccellenze del territorio, dall'antipasto al dolce: agnolotti, tagliolini, risotto al barbera o al tartufo, vitello tonnato, polenta, salame di cioccolato, zabaglione al moscato d'Asti, pesche ripiene e bonet. La domenica mattina, invece, protagonista è una sontuosa sfilata di migliaia di figuranti in costumi originali d'epoca che, come in un set cinematografico a piedi o su un carro, mettono in scena il lavoro nei campi, la vendemmia, le feste, i matrimoni e la messa della domenica.
    Questi eventi di settembre richiamano migliaia di curiosi, visitatori e appassionati di storia che hanno l'occasione di scoprire Asti e i suoi gioielli architettonici, in attesa della manifestazione principe dell'autunno: la Fiera Nazionale del Tartufo il 16 e 17 novembre, con mercatini, degustazioni e masterclass. Per maggiori informazioni: visit.asti.it.
   

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