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Europei di calcio, le 3 città dove giocano gli Azzurri

Europei di calcio, le 3 città dove giocano gli Azzurri

Viaggio a Dortmund, Gelsenkirchen e Lipsia, tra arte e natura

DORTMUND, 11 giugno 2024, 18:33

di Ida Bini

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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DORTMUND - Il 14 giugno partono in Germania i Campionati Europei di calcio, una grande festa dello sport e un'ottima occasione per organizzare tour culturali e vacanze all'insegna della natura e del divertimento. In particolare nelle 3 città dove la squadra italiana giocherà: al Westfalenstadion di Dortmund, dove il 15 giugno l'Italia farà il suo esordio contro l'Albania; al Veltins Arena di Gelsenkirchen il 20 contro la Spagna, e a Lipsia, dove il 24 giugno gli Azzurri affronteranno la Croazia. Per l'occasione è stato realizzato il sito 'germany.travel/en/inspiring-germany/summer-of-football-germany- 2024.html' per guidare i visitatori alla scoperta delle città ospitanti con suggerimenti, indirizzi e consigli. Trasporto pubblico cittadino e treni regionali gratis per chi ha il biglietto della partita (36 Hour Travel Pass).
    Rinata dopo i devastanti bombardamenti della Seconda guerra mondiale, Dortmund oggi è un brillante polo universitario, un centro tecnologico d'avanguardia per le nanotecnologie medicali e un centro ricco di attrattive con musei, gallerie e teatri, riconvertiti dalle antiche acciaierie e miniere di carbone. Tra le attrattive da non perdere il porto fluviale sul canale Dortmund-Ems che collega la città al Mare del Nord, e i quartieri Kreuzviertel, Kaiserviertel e Saarlandstraße, che pullulano di ristoranti, birrerie, localini e negozi originali.
    La città era la maggior esportatrice tedesca di birra già nel XIX secolo, quando la Dortmunder Export divenne un vero classico della produzione birraia, tanto da essere chiamata semplicemente 'export'. Oggi Dortmunder è una denominazione di origine protetta riservata alla birra di produzione locale (una lager a bassa fermentazione), mentre 'export' designa solo la birra prodotta nello stile della città; per conoscerne tutti i segreti si può visitare il Brauerei Museum, che ripercorre la storia dei grandi birrifici locali con cimeli insoliti e originali. Un altro luogo da visitare è il Museo nazionale del Calcio della squadra del Borussia, che espone una ricca collezione di oggetti e dedica ampio spazio anche al calcio femminile. Tra le altre attrazioni spiccano il Lwl Museum Zeche Zollern, un'icona della cultura industriale in mattoni, vetro e acciaio in stile Art Nouveau che descrive la vita quotidiana dei minatori della regione, e la Dortmunder U, ex birrificio dove hanno sede il Museum am Ostwall e la collezione d'arte moderna con prestigiose opere di grandi artisti del calibro di Chagall, Klee e Picasso.
    Altre opere d'arte sono custodite nella Marienkirche, dal nucleo romanico con arcate a tutto sesto, e nelle vicine Reinholdikirche e Petrikirche, entrambe del Trecento. Le architetture sono state in gran parte ricostruite con i materiali recuperati dopo i bombardamenti, ma gli altari, le statue e i preziosi dipinti che si possono ammirare oggi al loro interno sono gli originali, messi in salvo durante la Seconda guerra mondiale. Infine, c'è la Dortmund verde: metà del territorio urbano è coperto da boschi, fiumi, laghi, campagne e splendidi parchi come il Westfalenpark e il Rombergpark da esplorare a piedi o in bicicletta, o da osservare dall'alto della torre della televisione Florian Tower o dai monumenti industriali riconvertiti, come la skywalk a Phoenix West.
    Gelsenkirchen, l'altra città della Ruhr, ha reinventato il suo patrimonio industriale legato all'estrazione del carbone in aree di grande interesse paesaggistico e culturale, che ora fanno parte del percorso della Strada della Cultura industriale della Ruhr. Per le sue numerose ciminiere in funzione era soprannominata la 'città dei mille fuochi': l'ultima miniera di carbone venne chiusa nel 2000 e da allora la città ha deciso di riconvertirsi con progetti sostenibili, in particolare nelle ex aeree industriali di Rheinelbe e Rungenberg. La città è servita dal canale Reno-Herne che offre passeggiate e percorsi in bicicletta o crociere in barca per scoprire la regione dall'acqua, visitare il castello Schloss Berge del XIII secolo, sede di numerosi eventi tra cui il tradizionale festival estivo che si tiene ogni anno a luglio, e la torre dell'acqua di Horst.
    Effervescente, elegante e creativa, Lipsia è la città più popolosa della Sassonia e una delle più verdi. Sede di una delle università più antiche del mondo e luogo scelto da artisti, filosofi e letterati tra cui Bach, Liszt, Wagner, Goethe e Nietzsche, ancor oggi Lipsia vanta eccellenze musicali di fama internazionale come l'Opera, la più antica del mondo dopo Milano e Amburgo (1693), l'orchestra sinfonica civica più antica del mondo (1743) e il Conservatorio fondato da Mendelssohn nel 1843, il secondo d'Europa dopo quello di Parigi. Alla straordinaria tradizione musicale della città sono dedicati i tour del Leipzig Music Trail che conducono alla scoperta di musei e luoghi dei grandi compositori classici. Oltre al centro storico con la piazza del Mercato, il Municipio e le chiese di San Nicola e San Tommaso, Lipsia ospita più di 50 tra musei e prestigiose collezioni quali la Galleria d'arte contemporanea di Villa Herfurth, il Museo di Belle Arti con capolavori del XV-XXI secolo e il Museo civico con la casa di Schiller. In città anche il Museo di design e arti applicate, e quello degli strumenti musicali dell'Università, con oltre 9mila pezzi d'esposizione fra cui vere rarità. I centri d'arte contemporanea, invece, hanno sede nei capannoni industriali riconvertiti del vecchio cotonificio Spinnerei, con gallerie, laboratori e tipografie; dell'ex fabbrica di tappezzerie e carte da parati Tapetenwerk, con atelier di artisti, designer e architetti, e della centrale termoelettrica dismessa Kunstkrafterk, innovativo centro di arte contemporanea, design e comunicazione. Lipsia è anche una delle città tedesche più verdi con parchi e giardini attraversati da percorsi ciclabili ed escursionistici. Alla sostenibilità contribuisce anche l'ampia scelta di negozi di moda equo-solidale, prodotti regionali biologici e mercati a chilometro zero, molto apprezzati anche dalla ristorazione.
    Imperdibile è il Drallewatsch, un quartiere lungo quasi un chilometro in cui si susseguono locali, birrerie e bar alla moda.
   

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