La cartolina di Santorini che
conoscono tutti - una distesa di case bianche affacciate sulla
caldera del vulcano - rischia di "implodere". Migliaia di
turisti delle crociere stanno sbarcando in queste settimane
sulla più famosa delle Cicladi, e i media ellenici hanno
denunciato il rischio che l'isola dell'Egeo venga «sommersa» dai
visitatori, mentre i video e le fotografie sui social mostrano
code infinite al porto e i turisti pigiati come sardine nelle
vie dei centri abitati.
Celebre per l'eruzione vulcanica che la colpì 3.600 anni fa,
Santorini ha accolto l'anno scorso 3,4 milioni di viaggiatori,
attratti dal paesaggio inconfondibile e dai tramonti che si
possono ammirare dai tetti del centro abitato di Oia. I 15mila
residenti dell'isola sono abituati da tempo a accogliere
esploratori armati di smartphone e crema solare, ma la
situazione rischia di finire fuori controllo: lo scorso 23
luglio, circa 11mila turisti sono sbarcati dalle crociere
approdate nell'isola, ha raccontato Kathimerini.
Un'"arrembaggio" che ha convinto il presidente della comunità
municipale di Fira (Thira), Panagiotis Kavallaris, a invitare
sui social media i residenti "a ridurre il più possibile gli
spostamenti". Anche il sindaco dell'isola, Nikos Zorzos, ha
spiegato nei giorni scorsi a Kathimerini la necessità di nuove
regole per il turismo e ha chiesto che "non venga concesso un
solo nuovo posto letto e che venga inasprito il quadro di
Airbnb" nell'isola. Parlando con Ta Nea, il presidente del Fondo
portuale di Fira, Giorgos Nomikos, ha spiegato che a partire dal
2025 il tetto agli sbarchi delle crociere sarà di 8mila turisti
al giorno. Nomikos ha aggiunto che il nuovo regolamento terrà
conto di diversi aspetti: per esempio, le grandi navi che si
fermeranno per diverse ore potrebbero avere la priorità, "in
modo che ci sia un maggiore beneficio per l'economia locale".
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