MILANO - Charlotte Rampling nuda accanto alla Gioconda, Agnès Varda con il gatto in mano, Yves Saint -Laurent che sorride sornione, Juergen Teller nudo su un asino, con la moglie Dovile Drizyte il giorno del matrimonio, il test di gravidanza: vita vera e lavoro artistico si fondono in 'Juergen Teller i need to live', mostra monografica del fotografo tedesco che sarà visibile alla Triennale di Milano da domani al primo aprile, dopo essere stata esposta al Grand Palais Éphémère.
L'esposizione, curata da Thomas Weski con Teller e la moglie e realizzata con il supporto di Saint Laurent by Anthony Vaccarello, mostra oltre mille immagini, alcune unite a creare nuove opere, altre inserite in grandi cornici, altre ancora appese al muro solo con piccoli chiodi, insieme ad alcune installazioni video che tutte insieme vogliono celebrare l'importanza di essere vivi.
"Triennale sta dando la possibilità di conoscere artisti del nostro tempo fuori dall'ordinario" ha sottolineato alla presentazione l'assessore milanese alla Cultura Tommaso Sacchi, ricordando che Teller - autore di oltre 20 libri d'arte, e di molte campagne pubblicitarie - aveva già esposto a Milano, a Palazzo Reale nel 2012. "Abbiamo pensato che questo fosse il luogo giusto per questa retrospettiva perché qui è dove le correnti calde di design e moda si intrecciano" ha osservato il presidente di Triennale Stefano Boeri. D'altronde Teller per oltre quattro decenni ha lavorato nella moda e "ha dato un impatto sostanziale al settore".
"Amo questo spazio" ha concluso il fotografo che ha firmato ritratti di personaggi famosi, campagne pubblicitarie importanti e raccontato anche la sua vita sempre con un filo di ironia.
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