È stata inaugurata, nel chiostro
superiore di Sisto IV della Basilica di San Francesco, ad
Assisi, la mostra fotografica dal titolo "Incontri che lasciano
il segno. La chartula scritta da san Francesco a La Verna".
L'iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni dell'anno
in corso per l'ottavo centenario delle stimmate che Francesco
ricevette sul monte de La Verna nel 1224.
A seguito di questo evento Francesco compose su un foglietto
di pergamena - una chartula, appunto - le Lodi a Dio altissimo,
preghiera nata dall'esperienza mistica vissuta nella località
toscana. Sul lato opposto scrisse la Benedizione a frate Leone,
suo caro amico rimasto al fianco di Francesco fino agli ultimi
anni della sua vita.
La mostra permetterà di conoscere la reliquia conservata
presso il Sacro Convento - di cui una copia autentica è esposta
nella cappella di San Nicola, nella chiesa inferiore della
Basilica - e, attraverso di essa, scoprire più approfonditamente
lo stesso san Francesco, la sua personalità e la sua
testimonianza di vita cristiana e di fraternità universale.
Il percorso espositivo, lungo il perimetro del chiostro, si
compone di 11 pannelli in italiano e di altrettanti per le
traduzioni in inglese e spagnolo e propone un viaggio nella vita
di Francesco, in particolare nel soggiorno a La Verna, per
contestualizzare l'origine della chartula. Successivamente si
propone un'analisi dettagliata del biglietto e in particolare
della scrittura di Francesco, facendo anche una ricostruzione
dei cambiamenti subiti nel corso dei secoli, per gli interventi
di frate Leone e per il deterioramento causato dal tempo. Nella
parte finale si dedica uno spazio anche alla lettera di Spoleto,
l'altro documento autografo di Francesco arrivato ai giorni
nostri, sempre indirizzato a frate Leone.
"Questo scritto - afferma in una nota fra Giulio Cesareo,
direttore dell'Ufficio comunicazione del Sacro Convento -
esprime da un lato la profondità della relazione che Francesco
vive con Cristo, mentre dall'altro trasmette la bellezza e la
tenerezza di un'amicizia tutta evangelica, quella tra Francesco
e Leone, che ancora oggi, dopo 800 anni, non smette di essere
motivo di ispirazione per le relazioni e per la vita di
fraternità".
La curatela della mostra è del professor Attilio Bartoli
Langeli, che ha tenuto la presentazione al pubblico presente
all'inaugurazione dopo i saluti del direttore della rivista San
Francesco Patrono d'Italia fra Riccardo Giacon.
La mostra è dedicata alla memoria della storica Chiara
Frugoni e sarà visitabile fino alla fine di novembre.
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