Tra il 2003 e il 2024 il numero annuo di femminicidi in Spagna è "diminuito di oltre il 30%": lo riferisce un nuovo report realizzato dal Ministero dell'Uguaglianza. Nel documento si punta a mettere in luce "i passi avanti" in materia di diritti delle donne "di fronte a un modello che un'ondata reazionaria e negazionista dell'uguaglianza internazionale sta cercando di imporre", secondo quanto spiegato dalla ministra competente in materia, Ana Redondo.
In questo senso, "la lotta contro la violenza di genere" è uno degli aspetti prioritari da risaltare, e in cui le politiche applicate negli ultimi vent'anni "hanno dato risultati", pur se ogni femminicidio continua a rappresentare "una sconfitta collettiva", ha aggiunto la ministra: ciò emerge, ad esempio, dal fatto che nel 2023 le vittime di femminicidi furono 73, mentre nel 2024 sono state 48 (la cifra annuale più bassa della serie statistica a riguardo).
Altro aspetto sottolineato da Redondo è il fatto che negli ultimi anni si sia ridotto in Spagna il 'gender gap' in quanto a lavoro: nel 2024 è stato registrato il record di donne occupate (oltre 10 milioni), mentre la differenza in quanto a salari tra uomini e donne è scesa di 6,8 punti percentuali, fino al 17%.
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