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Libere e consapevoli, le donne di Antonella Sbuelz

Libere e consapevoli, le donne di Antonella Sbuelz

Torna Il movimento del volo, viaggio al femminile nel '900

ROMA, 27 febbraio 2025, 11:25

Redazione ANSA

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(di Marzia Apice) ANTONELLA SBUELZ, IL MOVIMENTO DEL VOLO (Vallecchi Firenze, pp.288, 18 euro). Testarde, pronte anche a sbagliare pur di non rinunciare alla libertà, padrone del proprio destino, nonostante tutto. Sono le donne che Antonella Sbuelz ha eletto a protagoniste nel suo romanzo "Il movimento del volo", che torna in libreria con Vallecchi. Una seconda, rinnovata vita per un libro che ha visto la luce nel 2007 pubblicato dall'editore Frassinelli e che ora riappare in una veste aggiornata in alcune parti, ma sostanzialmente uguale nella storia: al centro del romanzo le vite di Rachele, Livia, Anna ed Emma, attorcigliate in una grande saga familiare, che dalla prima guerra mondiale arriva agli anni di piombo, fino a toccare il Duemila.
    La trama prende il via alla vigilia della rotta di Caporetto, nel dramma della guerra: poi, per queste donne, una dopo l'altra nell'avvicendarsi delle generazioni, sarà tutto un susseguirsi di sfide, battaglie, passioni private e collettive, mentre sullo sfondo fluiscono i grandi eventi, il fascismo e il delitto Matteotti, la seconda guerra mondiale e le leggi razziali, la Resistenza, l'emancipazione femminile e le contestazioni del '68 fino alla lotta armata.
    Avvincente, fluido nella scrittura, nonostante i tanti fatti narrati e i numerosi personaggi, il libro trascina il lettore dentro la grande Storia del '900, nel racconto appassionato di queste protagoniste, tutte diverse, tutte fiere e tenaci, anche nelle loro fragilità. L'idea, spiegata dall'autrice stessa nelle note poste in apertura e chiusura del libro, è quella di osservare l'Italia novecentesca dando voce a quattro piccole ma emblematiche esistenze: nella dialettica tra la memoria collettiva e il vissuto privato risiede l'anima di questo romanzo che va ben oltre la saga familiare e l'affresco storico e che ci spinge a guardarci dentro. "Il movimento del volo" - nell'intreccio tra generazioni diverse, nel racconto di ambizioni segrete, paure, soprusi, desideri e scelte a volte anche sbagliate - afferma con forza il diritto che ognuno di noi ha di scegliere e determinare la propria strada nel mondo, nel bene e nel male, dando valore alle tante vite che nessuno ha mai rivelato, nascoste come sono tra le pieghe della Storia. Nel romanzo gli uomini ci sono - a volte ostili e ottusi, altre generosi e amorevoli, crescono, maturano, cambiano accanto alle protagoniste - ma il punto di vista, come detto, è quello femminile, nella ferma convinzione che sono state le donne, scosse dalle tempeste del Secolo Breve, ad aver pagato di più il prezzo dell'oblio, a esser state cancellate, zittite, vessate, non considerate in una narrazione troppo spesso condotta al maschile. E invece eccole Rachele, Livia, Anna ed Emma, spinte dalla Storia a prendere posizione, a essere pilastri ma anche canne che possono piegarsi al vento ma non spezzarsi, cardini della famiglia o cani sciolti, consapevoli nelle tensioni ideali e negli amori privati, nel sacrificio e anche nelle contraddizioni, in quella resa sempre rifiutata perché mai considerata come opzione: sono loro, da un passato che sembra lontanissimo ma così legato a ciò che siamo oggi, a parlarci di dignità e coraggio, a raccontarci quanto può essere vitale, e indispensabile, avere l'ambizione di "volare". Sono loro che ci spingono ancora a fare domande, a capire, a dubitare, a osare un po' di più per scegliere e diventare ciò che davvero vogliamo essere.
   

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