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Dalla Cte Cobo di Bologna due milioni a 62 startup

Dalla Cte Cobo di Bologna due milioni a 62 startup

Assessore Bugani: 'IA fondamentale durante l'alluvione'

BOLOGNA, 14 giugno 2024, 16:10

Redazione ANSA

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BOLOGNA, 14 GIU - Due milioni di euro assegnati in un anno tramite Casa delle tecnologie emergenti - Cte Cobo di Bologna a 62 startup e progetti imprenditoriali innovativi provenienti da 12 regioni, da Nord a Sud Italia. È il risultato annunciato dalla stessa infrastruttura al "Wmf - We Make Future" 2024 in corso a BolognaFiere. Il Cte Cobo, progetto dei Comuni di Bologna e Ravenna finanziato con fondi Fsc 2014-20 del Mimit, ha coinvolto per ora più di 400 tra aziende, incubatori, acceleratori, competence center, professionisti. L'obiettivo è portare a 80 il numero delle startup e imprese beneficiarie entro fine 2024.

 

"Il Mimit intende creare un paradigma orizzontale di collaborazione, in grado di crescere con la condivisione di buone pratiche delle 13 Case delle tecnologie emergenti" attive in Italia, ha affermato durante un panel dedicato la dirigente del Mmit, Roberta Serroni. Per Rosa Grimaldi, delegata per la promozione economica e attrattività, innovazione, imprese e start up, industrie culturali e creative, impatto del Tecnopolo della Città metropolitana e del Comune di Bologna "le tecnologie su cui lavora Cte Cobo possono dare una spinta fondamentale per potenziare i processi produttivi aziendali e la capacità innovativa delle imprese e al tempo stesso per migliorare i servizi urbani e creare valore per i cittadini".

"Bologna si conferma un laboratorio di idee e innovazioni tecnologiche - ha spiegato Massimo Bugani, assessore del Comune di Bologna all'innovazione digitale, cyber security, alla protezione civile - e sta mettendo a sistema e a frutto le tante professionalità ed esperienze del nostro territorio". L'aspetto di maggiore interesse per Bugani è il fatto che grazie alle tecnologie "si migliori la vita delle persone". Durante l'alluvione, ad esempio, "il Comune di Bologna, che è fra i pochissimi in Italia a raccogliere informazioni sulla salute dei cittadini, le ha potute usare per mettere in salvo per prime le persone con difficoltà motorie".

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