PARMA, 28 OTT - Un importo di 7 milioni di euro distribuiti lungo l'intera filiera, "il più alto mai riconosciuto nei 125 anni dell'azienda". È il risultato reso noto da Mutti, impresa di Parma leader in Europa nel mercato dei derivati del pomodoro, durante l'evento a chiusura della campagna di lavorazione 2024 che, considerando le condizioni climatiche dell'estate, è risultata per l'azienda quantomai "sfidante".
Mutti - presente in oltre 100 Paesi, con un fatturato da 665 milioni nel 2023 - ha deciso di riunire per la prima volta in un unico evento l'intera filiera, dal nord al sud d'Italia, venerdì scorso a Reggio Emilia in occasione della 25esima edizione del premio Pomodorino d'Oro, il massimo riconoscimento per la qualità della materia prima. Durante la serata l'amministratore delegato Francesco Mutti ha tracciato un bilancio della complessa stagione appena conclusa: "Il 2024 è stato un anno decisamente più complicato del previsto, il più difficile tra quelli affrontati nei 30 anni trascorsi da quando nel 1994 ho preso la guida dell'azienda. Ma insieme alla parte agricola, siamo riusciti a portare a termine la campagna con qualità e passione".
Motivo per cui Mutti ha destinato un contributo da 7 milioni di euro all'intera filiera, che si aggiungono al prezzo concordato e pagato per il pomodoro. "In un momento così complesso, nel venticinquesimo anniversario del nostro premio, abbiamo voluto che l'evento per la consegna del Pomodorino d'Oro fosse uno solo, come una sola, unica, è la nostra filiera - ha concluso Mutti - Ora più che mai è importante proseguire e insistere sulla strada della collaborazione, uniti, perché condividiamo tutti lo stesso obiettivo: portare sulle tavole di chi sceglie Mutti il miglior pomodoro possibile".
La campagna di raccolta 2024, fa sapere l'azienda, ha coinvolto oltre 800 famiglie di agricoltori italiani con i quali Mutti collabora. Per quantificare lo sforzo profuso, rispetto ai 70 giorni generalmente previsti per la raccolta (da metà luglio a fine settembre), nel corso di quest'anno la campagna si è protratta fino alla conclusione di ottobre, con un incremento del 22% rispetto al 2021 sulle giornate lavorative.
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