La Commissione Europea ha approvato, in base alle norme sugli aiuti di Stato dell'Ue, un programma olandese da 700 milioni di euro per compensare gli agricoltori che chiudono volontariamente i siti di allevamento in alcune aree dei Paesi Bassi, al fine di migliorare la qualità dell'ambiente e promuovere una produzione più sostenibile e rispettosa dell'ambiente nel settore dell'allevamento.
Il regime si applicherà alle aree prioritarie designate dalle province olandesi, che comprendono torbiere, terreni sabbiosi, valli di torrenti, nonché aree situate all'interno o in prossimità di zone Natura 2000. Il programma durerà fino al primo ottobre 2029. Sarà aperto ai piccoli e medi allevatori dei Paesi Bassi che chiudono volontariamente i loro siti di allevamento in un'area ammissibile. Per essere ammissibili al regime, le emissioni annuali di azoto del sito devono raggiungere determinate soglie per garantire che la chiusura abbia un sufficiente impatto ambientale positivo. Il regime prevede aiuti sotto forma di sovvenzioni dirette e servizi di consulenza sovvenzionati.
L'aiuto coprirà fino al 100% dei costi ammissibili, compreso l'indennizzo per la perdita dei diritti e della capacità produttiva, i costi di smantellamento e smaltimento della capacità produttiva e altri costi direttamente collegati alla chiusura del sito. Il regime integra i due regimi olandesi esistenti (LBV e LBV-plus) approvati dalla Commissione nel maggio 2023 per ridurre la deposizione di azoto nelle aree naturali protette: gli allevatori possono partecipare solo a uno dei tre schemi.
#IMCAP
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