Un nuovo caso deepfake scuote la
politica americana, a poche settimane dalle elezioni. Secondo il
New York Times, il capo della Commissione per le relazioni
estere del Senato Usa, il democratico Ben Cardin, è stato
ingannato da un deepfake che si è finto l'ex ministro ucraino
Kuleba: gli ha chiesto informazioni sia sulla prossima tornata
elettorale, sia se fosse favorevole al lancio di missili a lungo
raggio sul territorio russo.
Il senatore aveva precedentemente incontrato di persona
Kuleba e di recente aveva ricevuto un'e-mail che sembrava
provenire dall'ex ministro che gli chiedeva di incontrarsi in
video su Zoom. Ma il tenore della conversazione ha insospettito
Cardin che ha interrotto la chiamata e allertato il Dipartimento
di Stato americano. La questione è ora oggetto di indagine da
parte dell'Fbi, che non ha rilasciato commenti.
Non è la prima volta che i politici sono bersagli di
deepfake, video falsi generati dall'intelligenza artificiale.
Sono uno dei mezzi usati dalla disinformazione, e questa volta
la preoccupazione per i missili ucraini sembra indicare una
possibile mossa russa.
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