Non c'è ancora una data precisa per l'apertura, anche se si parla dell’autunno 2024, ma i lavori di restauro dei locali del Museo Adriani, ospitati a Palazzo Gotti di Salerano, a Cherasco, in provincia di Cuneo, possono dirsi conclusi. Un'opera co-finanziata dalla Regione Piemonte, attraverso il fondo europeo di sviluppo Por-Fesr 2014/2020. Un contributo di 657.665,68 euro, destinato alla valorizzazione del sito che è inserito nella lista del patrimonio mondiale Unesco. I lavori sono costati in totale oltre 800mila euro.
Il Palazzo Gotti di Salerano, costruito nella seconda metà del 1600, sorge nel cuore di Cherasco e incanta i visitatori grazie agli splendidi affreschi di Sebastiano Taricco, nel XVII secolo. Le pareti sono infatti adornate dall'opere del pittore, nato proprio nel comune cuneese, realizzate tra il 1672 e il 1681. Questi affreschi raccontano storie, miti e personaggi dell’epoca. Il Museo Civico 'G.B.Adriani', dedicato alla storia del territorio, conserva nelle sue teche documenti storici, reperti archeologici, ma in particolare collezioni numismatiche: monete greche, romane, italiane. La fondazione del Museo risale al 1898, e ospitava le raccolte dell’ecclesiastico Giovan Battista Adriani, storico presso i Savoia, nato a Cherasco nel 1823.
Sono inoltre presenti anche dipinti, sculture e manoscritti. Gli oggetti conservati nel museo Adriani sono oltre diecimila. La preziosa collezione numismatica ha avuto riconoscimenti internazionali ed è anche stata citata come una delle più importanti d'Europa, nel testo 'Medieval European Coinage', edito dall'Università di Cambridge.
L'importanza storica di Palazzo Gotti è data anche dal fatto che durante l'assedio di Torino, nel 1706, il senato piemontese tenne qui le sue sedute. vennero ospitate in quella che d'allora prese il nome appunto di 'Sala del Senato piemontese'.
Grazie agli ultimi lavori sono stati ricavati ulteriori locali per ospitare una sezione dedicata alle monete antiche e un museo della Villa Nova, dedicato alla storia di Cherasco, dai suoi primi insediamenti a oggi. In particolare, il progetto si è concentrato sul restauro della sala dell'accoglienza, dello scalone monumentale, di un locale al primo piano, sempre per la sezione numismatica.
Oltre al rifacimento completo della copertura, nel sottotetto è stato creato un nuovo ampio locale destinato al museo della Villa Nova. Inoltre, è stato installato un ascensore per l'accesso dei disabili e sono state completate delle opere di adeguamento alla normativa antincendio. Sono stati completamente rifatti anche gli impianti elettrici.
Come ha ricordato il neosindaco Claudio Bogetti il restyling completa quello parziale del 2010, che ha interessato le facciate e le stanze al piano terra, dove si trovano gli spazi dedicati a Sebastiano Taricco e a Giuseppe Vayra, nato e morto a Cherasco. Vayra, che visse nel palazzo, è stato il primo bersagliere italiano, il primo militare a indossare l'uniforme concepita da La Marmora.
A conclusione dei lavori, ha evidenziato Bogetti "avremo la possibilità di esporre tutti i preziosi reperti che fino ad oggi non avevano trovato, purtroppo, spazi adeguati".
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