Il Parco archeologico, il Vesuvio, il molo borbonico, le chiese, il mercato del vintage. Ma anche le attività ricettive, con i bed and breakfast sempre più numerosi, ‘figli’ della nuova rinascita dopo il periodo buio in cui la criminalità metteva il cappio alla gola delle imprese. E poi, le notizie sulle tradizioni locali e i numeri di telefono utili. C’è tutto questo, e non solo, nella app ‘Discover Ercolano’ progetto finanziato con fondi POR-FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) CAMPANIA 2014/2020 nell’ambito dei Programmi Integrati Città Sostenibile volti a contrastare la povertà e il disagio, valorizzare l’identità culturale e turistica delle città, migliorare la sicurezza urbana, rendere più accessibili i servizi per i cittadini.
Pensata per il turista, ma utile anche ai cittadini, Discover Ercolano è uno strumento in grado di fornire informazioni sulle attività di svago, è corredata da foto e schede sui luoghi e a chiunque lo desideri offre la possibilità, una volta decisa la propria meta, di avviare la navigazione verso il luogo scelto.
A fruirne possono essere, appunto, cittadini, gruppi di turisti, giovani studenti, scaricandola semplicemente da uno smartphone.
‘Benvenuti ad Ercolano dove la storia incontra le persone’, la scritta che campeggia sull’home page. Per gli amanti della natura c’è l’itinerario vesuviano nell’ambito del tour arte e cultura, i sentieri del Gran Cono e la Riserva Tirone. E poi, il Parco sul Mare di Villa Favorita con i suoi lecci secolari e la stradina che conduce al Molo Borbonico, il Teatro Antico di Ercolano, la Basilica di Pugliano per chi invece preferisce l’arte.
“Si tratta di un tassello ulteriore che abbiamo messo a un mosaico fatto di tante iniziative che sono riuscite, tutte insieme, a trasformare Ercolano, facendola diventare una città turistica” commenta il sindaco e vicepresidente nazionale ANCI, Ciro Buonajuto. “L’app Discover Ercolano è indubbiamente importante ma ciò che è più importante è aver creato una struttura turistica che supporta non solo l’amministrazione, ma anche i commercianti, gli imprenditori, tutto il mondo dell’accoglienza che durante il mio mandato si è sicuramente sviluppato. Ercolano è ormai una città accogliente: anche nelle aree più popolari del centro storico, in quartieri un tempo considerati più ‘delicati’, si vedono turisti che passeggiano. Questa ormai è una cosa normale ed è anche la mia più grande gioia. Significa che si è creata una sensibilità e una cultura dell’accoglienza che sino a qualche anno fa era impensabile. Ora abbiamo creato noi la infrastruttura per far crescere, anche dal punto di vista economico e sociale, la città. E bisogna continuare questo lavoro senza fermarsi, ma soprattutto senza stancarsi. In questo mosaico l’app Discover Ercolano va ad aggiungersi ad un sito turistico strutturato, ad un logo turistico, a una serie di servizi e di iniziative che consolidano questa cultura dell’accoglienza che è diventata diffusa e riguarda soprattutto i più giovani”.
Ne sono un esempio Salvatore e Anna che gestiscono un b&b al centro della città, accanto alla loro abitazione. Da cinque anni, con uno stop nel periodo del Covid, i risultati – ci dicono - sono lusinghieri. “E’ una casetta che può ospitare quattro persone e ci consente di essere attivi 200 giorni all’anno: ci fermiamo dall’8 gennaio fino a metà marzo. Poi c’è affluenza di turisti, per la maggior parte francesi, spagnoli, abbiamo avuto in questi giorni un americano, sebbene gli americani siano pochi e un coreano”. Cosa vi sentite di dire a chi vuole intraprendere questa attività? “Se hai una casa a disposizione, aprila”.
Ma anche l’arte declinata in tutte le sue forme (pittura, teatro, musica, letteratura, poesia) trova un punto di riferimento nell’app e negli eventi culturali che si moltiplicano sul territorio. Simona Oliviero, giovane artista, racconta davanti alle sue opere al Parco sul Mare di Villa Favorita: “Ercolano in particolare si fonda sull’aspetto culturale e artistico perché, da sempre, sforna grandi manufatti artistici e comunque basa le sue radici sugli Scavi, le Ville Vesuviane.
E’ importante che il settore turistico cavalchi il passato di Ercolano ma facendolo anche evolvere: e questo lo si fa pure sfruttando le menti creative che ci sono all’interno del nostro territorio. Menti che possono apportare un’evoluzione di quella che era la storia artistica e culturale della città. Lo sviluppo consiste proprio nel portare la storia nel presente arricchendola e portarla nel futuro arricchendola ulteriormente, come una valanga. Per far questo è necessario dare spazio alle menti artistiche, creative e culturali di cui Ercolano è piena”. Il passato come modello per disegnare un futuro di arte e cultura.
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