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Il Consiglio Ue ha adottato la posizione sulla riforma contro la corruzione

Il Consiglio Ue ha adottato la posizione sulla riforma contro la corruzione

Il ministro della Giustizia Nordio: "Entusiasta della mediazione raggiunto"

14 giugno 2024, 18:13

Redazione ANSA

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Il Consiglio Ue ha adottato la posizione sulla riforma contro la corruzione © ANSA/EPA

Il Consiglio Ue ha adottato la posizione sulla riforma contro la corruzione © ANSA/EPA

BRUXELLES - Il Consiglio Ue ha adottato una posizione negoziale sulla riforma per migliorare la lotta alla corruzione. Si stabiliscono norme minime per la definizione e la sanzione dei reati di corruzione, misure preventive e norme per indagini e azioni penali più efficaci. Per la prima volta a livello comunitario di riuniscono in un unico atto giuridico le norme sulla corruzione nel settore pubblico e privato. "La corruzione mina la fiducia nel settore pubblico, danneggia l'economia e danneggia il tessuto delle nostre società: con questa nuova legge aumentiamo il nostro potere nella lotta alla corruzione", ha dichiarato per la presidenza Ue Paul Van Tigchelt, vice primo ministro e ministro della Giustizia del Belgio.

La nuova direttiva allineerà tra l'altro le misure per combattere la corruzione nel settore privato e pubblico. Saranno considerati reati penali in tutta l'Ue la corruzione nel settore pubblico e privato, l'appropriazione indebita, il traffico di influenza, l'ostruzione alla giustizia e l'arricchimento derivante da corruzione. I reati che diventeranno illegali ai sensi del diritto Ue saranno punibili con una pena detentiva massima compresa tra i 2 e i 4 anni, a seconda del reato. Le persone condannate per reati di corruzione possono incorrere in sanzioni accessorie quali sanzioni pecuniarie, rimozione dai pubblici uffici, interdizione dall'esercizio di un pubblico servizio, revoca delle autorizzazioni ed esclusione dall'accesso alle procedure di appalto e ai fondi pubblici. Le persone giuridiche saranno soggette a sanzioni sotto forma di multe per almeno il 3-5% del fatturato totale mondiale o almeno 24-40 milioni di euro, a seconda del reato. Sulla base dell'approccio generale raggiunto oggi, il Consiglio potrà avviare negoziati con il Parlamento europeo, che ha già stabilito la sua posizione a febbraio.

"Sono lieto della mediazione raggiunta sul reato di abuso di ufficio che con la sua flessibilità, in linea con gli strumenti internazionali vigenti, consente di conciliare gli obiettivi della proposta con le azioni di carattere nazionale garantendo così una reale integrazione e un ottimo equilibrio", ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervenendo al Consiglio Ue Giustizia a Lussemburgo durante il confronto sulla direttiva per combattere la corruzione, per la quale il Consiglio Ue ha adottato la posizione negoziale.

"L'Italia ha sempre supportato il contrasto" alla corruzione "ponendo in essere un'ampia varietà di azioni preventive e repressive", ha affermato Nordio. "Apprezziamo quindi il dibattito e dibattito abbia condotto un'attenta ponderazione delle misure da adottare a livello dell'Ue e pervenendo a individuare le più efficaci necessarie e proporzionate, nell'ottica di una minima armonizzazione penale e nella diffusione degli strumenti di prevenzione più adeguati", ha sottolineato ancora.

Nordio ha ricordato che in trent'anni di carriera come pubblico ministero si è occupato di una delle indagini più importanti contro la corruzione in Italia e soprattutto nel Veneto. "Non sempre l'arma penale è la più efficace, è sicuramente una delle più efficaci, deve essere associata ad altre forme di repressione: noi nell'ambito penale in Italia abbiamo cambiato la legislazione sull'abuso di atti di ufficio ma abbiamo un arsenale normativo penale di ben 17 articoli contro la corruzione", ha ricordato. Ha citato l'Anac, che si occupa in termini preventivi. "Abbiamo una giurisdizione amministrativa che annulla gli atti amministrativi quando sono viziati, e abbiamo un'autorità civile che consente il risarcimento del danno delle persone che lo hanno subito", ha rimarcato.

Nel Consiglio Ue Giustizia odierno "la parte più importante per quanto ci riguarda è stato il riconoscimento che l'Italia ha un arsenale normativo e organizzativo di lotta contro la corruzione, per cui la riforma sull'abuso di atto di ufficio è perfettamente compatibile con la lotta alla corruzione", ha detto il ministro Nordio alla stampa al termine della riunione a Lussemburgo. "Gli Stati non sono obbligati come si era detto un tempo a mantenere questo reato, possono secondo la loro discrezione mantenerlo e noi ritenendo invece che abbiamo un arsenale normativo più che sufficiente contro la corruzione e manterremo l'intenzione di abolirlo".

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