BRUXELLES - "Sarebbe un grave rischio geopolitico per l'Unione se la maggioranza dei Paesi di quello che oggi viene chiamato il Sud globale ci diventasse ostile.
Questo rischio è stato recentemente aggravato da quello che è stato percepito come un 'doppio standard' nella nostra reazione all'aggressione russa contro l'Ucraina e alla guerra a Gaza. Ne abbiamo già visto gli effetti potenzialmente disastrosi nel Sahel. Il nostro legittimo desiderio di rafforzare la nostra politica industriale e di garantire meglio la nostra sicurezza economica non dovrebbe esacerbare questo rischio di isolamento geopolitico". Lo sostiene l'alto rappresentante Josep Borrell nel suo saggio intitolato 'Un balzo in avanti? Il rapporto Draghi e il futuro geopolitico dell'Europa' e pubblicato sul Groupe d'etudes geopolitique.
"Questo rischio è reale. Nel 2023, ad esempio, abbiamo adottato una direttiva contro la deforestazione importata.
Naturalmente condivido lo spirito e gli obiettivi di questa legge. Ma dobbiamo ammettere che ha creato notevoli difficoltà nelle nostre relazioni con partner importanti come il Brasile, l'Indonesia e i Paesi dell'Africa occidentale. È importante che tutte le misure che adottiamo in termini di diplomazia economica siano calibrate con precisione, discusse in anticipo con i nostri partner e attuate gradualmente per consentire loro di adattarsi a questi cambiamenti", spiega.
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