"In generale diamo il benvenuto
al rapporto della Corte dei Conti sul Fondo Fiduciario per
l'Africa: è uno strumento flessibile che ci ha permesso di
rispondere ai bisogni sul terreno". Lo ha detto un portavoce
della Commissione Europea commentando il rapporto di ieri -
pubblicato dall'ANSA - che sostanzialmente boccia il programma,
pur riconoscendone le buone intenzioni e certi meriti.
"Gli obiettivi sono state in parte raggiunti tenendo anche
conto della difficile situazione di alcuni Paesi e del contesto
diverso tra essi. Abbiamo preso ben nota e accettiamo le
raccomandazioni", ha aggiunto. Il rapporto, tra le varie cose,
indicava però serie lacune nella gestione delle possibile
denunce sulla mancata osservazione dei diritti umani dei partner
coinvolti nel programma. "Il rispetto dei diritti umani è un
obbligo dei trattati che si applica a tutti i fondi europei", ha
detto la portavoce, ricordando che in Libia, ad esempio, esiste
un programma di monitoraggio sulle parte tardi per verificare il
corretto uso del denaro europeo. "Dobbiamo differenziare il
controllo che facciamo con i nostri partner attuatori e le
responsabilità di Stati sovrani sul terreno, ci deve essere una
differenza", ha aggiunto precisando che nel primo caso l'Ue
prende misure per "mitigare i rischi" e rispettare il principio
del "non fare del male" alle persone che si vogliono aiutare.
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