Nel corso dell'audizione,
Šefčovič è ritornato spesso sul dossier delle relazioni con
Pechino, un partner che ha definito "molto complicato e spesso
difficile". Il commissario ha ribadito che "l'Ue non è
interessata a guerre commerciali" e che l'obiettivo di Bruxelles
è "reimpostare le relazioni commerciali con la Cina per
garantire una maggiore equità e parità di condizioni" e
affrontare le questioni pendenti "facendo ricorso alla
diplomazia e ai negoziati".
"Vogliamo garantire un riequilibrio delle nostre relazioni
con la Cina in modo da occuparci di quei settori in cui, a
nostro parere, le nostre relazioni non sono eque, vogliamo
parità di condizioni, un equo accesso agli appalti pubblici e
useremo tutte le nostre forze per contrastare l'eccesso di
capacità creato dalla Cina che è una minaccia per la nostra
industria europea", ha spiegato. Lo slovacco è tornato anche
sulla questione delle relazioni con gli Stati Uniti, "partner
naturale" dell'Ue, ha detto Šefčovič, sottolineando la necessità
di "collaborare e offrire cooperazione" indipendentemente dai
risultati delle elezioni. "Allo stesso tempo non possiamo
ignorare la situazione e dobbiamo difendere i nostri interessi"
ha evidenziato il commissario designato. "Dovremmo parlare da
alleato ad alleato, in condizioni di parità" ha aggiunto,
dicendo che occorre risolvere le dispute, come quella
sull'aviazione civile o l'Inflation Reduction Act, e rilanciare
il Consiglio Ue-Usa per il commercio e la tecnologia.
Replicando a una domanda sulla possibilità di sospendere
l'accordo di associazione Ue-Israele, Šefčovič ha detto che per
modificarlo serve "una decisione all'unanimità del Consiglio
Ue". Tante le domande rivolte al Commissario sulle sanzioni
contro la Russia. Šefčovič ha definito "inaccettabile"
l'elusione delle misure restrittive, mentre sull'impatto in
termini di competitività, lo slovacco ha ammesso che "c'è tanto
da fare su questo fronte", evidenziando come l'Ue stia lavorando
"molto bene nella diversificazione dell'approvvigionamento del
gas, delle materie critiche". "Lavoreremo in modo indefesso per
usare gli acquisti congiunti a livello europeo e garantire che
l'Ue possa ottenere l'energia e le materie critiche di cui ha
bisogno" ha aggiunto.
Quanto alla trattativa Ue-Mercosur, il vice presidente uscente
ha stigmatizzato i ritardi dei negoziati, osservando che
"attualmente sono in corso, siamo nella fase tecnica ma non
siamo ancora arrivati alla fine".
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