"La Germania chiede di
sospendere le multe alle case costruttrici di auto. L'Italia
chiede di rivedere le norme sui motori endotermici e il CBAM.
Oggi la Francia chiede di sospendere le norme sulla due
diligence e sulla responsabilità sociale". È quanto dichiara in
una nota il capodelegazione di Fratelli d'Italia - ECR al
Parlamento Europeo, Carlo Fidanza chiedendo di tirare il "freno
a mano su tutto il Green deal".
"Altri governi, a seconda delle proprie priorità nazionali,
stanno manifestando a vario titolo perplessità su molte norme
verdi. Nel frattempo l'insediamento della nuova amministrazione
Trump sta già cambiando equilibri e priorità e a Bruxelles sta
emergendo lo scandalo del Green-gate, che getta un'ombra pesante
sulle modalità con cui è stato costruito il consenso intorno
alle politiche ecologiche nella scorsa legislatura, sotto la
guida di Frans Timmermans. Tutto questo deve portare a rimettere
in discussione l'intero pacchetto: serve un "freno a mano" su
tutto il Green Deal, una seria valutazione di impatto sulle
conseguenze di quelle norme sui vari settori in questo contesto
storico. Tutti vogliamo lasciare ai nostri figli un mondo più
pulito ma, se davvero vogliamo rimettere al centro la
competitività, non ha senso continuare la corsa suicida verso
una transizione non equilibrata, economicamente insostenibile e
totalmente sbilanciata sull'elettrico cinese. Il re ormai è
nudo, il Green Deal di Timmermans fa acqua da tutte le parti:
bisogna fermarsi, riflettere e ripartire con le idee chiare.
Riorientare le scelte strategiche, avere una politica seria
sulle materie prime, rilanciare la partnership transatlantica,
aprire alla neutralità tecnologica, garantire reciprocità di
standard negli accordi commerciali. Fermiamoci finché siamo in
tempo!", ha concluso Fidanza.
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