"Al di là delle buone
intenzioni, le affermazioni della vicepresidente esecutiva
Ribera riportate dal Financial Times mancano di concretezza e
visione strategica". Lo dichiara l'eurodeputato di Forza Italia
Massimiliano Salini, vicepresidente del Gruppo PPE al Parlamento
Europeo.
"A partire dall'ostinazione ideologica nella messa al bando
totale del motore a combustione dal 2035, per di più
giustificandola paradossalmente con una motivazione di stabilità
economica negli investimenti, che i socialisti, sostenitori di
una decarbonizzazione spinta e dirigista, hanno invece di fatto
sempre ignorato, continuando a proporre nuovi target e vincoli
nei regolamenti Ue. La priorità è anticipare subito la revisione
del regolamento sul ban al 2035, modificandolo alla luce del
principio di neutralità tecnologica, e agire immediatamente per
scongiurare le multe ai costruttori",
"Che infine, come dice Ribera, - continua Salini - l'Europa
debba imparare dalla Cina a costruire joint-venture, ci fa
temere per una certa confusione nella linea politica: ricordiamo
che il gigante asiatico è da sempre improntato alla più
sfrontata concorrenza sleale, con sussidi di Stato che violano
sistematicamente le regole WTO, un atteggiamento contro il quale
a Bruxelles concentriamo da sempre, come PPE, i nostri sforzi.
Consiglio di rileggere i preoccupanti dossier UE che registrano
il posizionamento sempre più antagonista, chiuso e aggressivo
verso l'Occidente da parte di Pechino, sul piano economico,
politico e militare", conclude il deputato azzurro.
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