BRUXELLES - Via libera dei Ventisette alla sospensione parziale dell'accordo di facilitazione dei visti Ue-Georgia che potrebbe portare i diplomatici e i funzionari georgiani a dover richiedere il visto quando viaggiano verso l'Unione europea. Lo comunica il Consiglio Ue in una nota.
"I diritti fondamentali e i valori democratici sono principi fondanti dell'integrazione in Ue: i funzionari che rappresentano un Paese che calpesta questi valori non dovrebbero beneficiare di un accesso più facile all'Ue", ha dichiarato Tomasz Siemoniak, ministro polacco degli Interni, a nome della presidenza di turno del Consiglio Ue. La decisione è una reazione all'adozione, lo scorso anno, da parte della Georgia di una "legge sulla trasparenza dell'influenza straniera" e di un pacchetto legislativo sui "valori della famiglia e la protezione dei minori", due legislazioni che, secondo Bruxelles, minano i diritti fondamentali del popolo georgiano e aumentano la stigmatizzazione e la discriminazione.
La proposta è anche una risposta alla violenta repressione da parte delle autorità georgiane contro manifestanti pacifici, politici e media indipendenti, iniziata dopo che il governo ha annunciato di sospendere i negoziati di adesione all'Ue fino al 2028. Una volta che la sospensione parziale entrerà in vigore, e poiché i cittadini georgiani sono esentati dall'obbligo del visto, gli Stati membri potranno decidere di adottare misure nazionali per applicare l'obbligo del visto ai titolari di passaporti diplomatici, di servizio/ufficiali e passaporti speciali.
La Georgia intanto rischia di non poter essere più rappresentata in seno all'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, che questa settimana è riunita nella prima sessione plenaria dell'anno. Il gruppo del Partito popolare europeo ha chiesto e ottenuto un esame del rispetto della regola che mira ad assicurare un giusto equilibrio tra maggioranza e opposizione nelle delegazioni inviate dai parlamenti nazionali, spiegando che il Parlamento georgiano è "monopartitico" e l'ordine democratico in Georgia sta per essere demolito.
L'assemblea voterà sulla futura presenza dei georgiani il pomeriggio di mercoledì. In base al regolamento l'assemblea può votare a favore della piena presenza dei parlamentari, per la loro esclusione, oppure per una presenza accompagnata dalla privazione o sospensione di alcuni dei diritti di partecipazione e di rappresentanza. I membri della delegazione della Georgia possono sedere provvisoriamente con gli stessi diritti degli altri membri dell'assemblea fino a quando questa non avrà preso una decisione, ma non possono votare in nessun procedimento relativo all'esame sulla loro futura presenza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA