BRUXELLES - "Sono grato all'alto rappresentante Kaja Kallas per avermi invitato" al Consiglio di associazione Ue-Israele. "Ho visto la lettera di invito, non c'è nulla di ciò di cui avete parlato". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, riferendosi alle accuse mosse da alcuni Stati membri dell'Ue nei confronti di Israele di aver violato l'accordo di associazione Ue-Israele relativamente alle disposizioni riguardanti i diritti umani. "È legittimoche ognuno abbia il proprio punto di vista: è per questo che si sta svolgendo il dialogo, eappiamo come affrontare le critiche, in un certo senso ci siamo abituati ad affrontarle", ha rimarcato.
Questo, ha spiegato, "va bene finché le critiche non sono collegate alla delegittimazione, alla demonizzazione o ai doppi standard, tutte cose che di tanto in tanto vediamo negli attacchi contro Israele, ma siamo pronti a discutere di tutto con mente aperta", ha aggiunto. Quella odierna è la tredicesima riunione in questo formato. Le parti avvieranno un dialogo politico, incentrato sul conflitto a Gaza e sulle relazioni israelo-palestinesi, sulle questioni regionali, tra cui l'Iran, e su quelle globali. La discussione verterà poi sulle relazioni bilaterali Ue-Israele.
"Quello che stiamo facendo in quella che voi chiamate Cisgiordania e noi chiamiamo Giudea e Samaria, è difendere la nostra sicurezza, si tratta di operazioni militari che si svolgono contro i terroristi e non hanno altri obiettivi se non questo", ha detto il ministro degli Esteri israeliano
"Per quanto riguarda il 'day after', non siamo ancora a quel punto" ha aggiunto, specificando che si potrà parlare di 'day after' "quando non ci saranno più nostri ostaggi nella Striscia di Gaza". Il ministro ha quindi sottolineato la necessità che "le organizzazioni terroristiche come Hamas e la Jihad islamica si ritirino" da Gaza. "Queste sono le condizioni per il day after e credo sia un'opzione da raggiungere con mezzi politici e, in caso contrario, con la ripresa delle operazioni militari", ha detto.
"Esortiamo entrambe le parti a cogliere l'opportunità di passare alla seconda fase del cessate il fuoco", ha affermato Kallas prima dell'inizio della riunione del Consiglio di associazione". "Mi aspetto che i ministro israeliano riconosca il diritto dei palestinesi di tornare a Gaza", ha sottolineato Kallas.
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