BRUXELLES - È slittata nuovamente l'adozione da parte della Commissione Ue della proposta di modifica al regolamento sulle emissioni di CO2 di auto e furgoni, che mira a dare più flessibilità ai costruttori sui target di taglio delle emissioni per evitare di incappare nelle multe al via da quest'anno per chi non si adegua.
Lo si apprende a Bruxelles. L'approvazione dell'emendamento da parte del collegio di Ursula von der Leyen, tramite procedura scritta, era attesa stamani alle 10 dopo un primo rinvio martedì. "Le discussioni interne sono ancora in corso", ha spiegato una portavoce dell'esecutivo Ue, citando tuttavia "scadenze interne" da rispettare.
"Le procedure scritte possono essere estese, potrebbe essere necessaria un'ulteriore discussione, le scadenze possono essere prorogate ma si tratta di decisioni che sono prese internamente", ha spiegato la portavoce della Commissione europea, Anna-Kaisa Itkonen, durante il briefing quotidiano con la stampa, senza fornire ulteriori dettagli sui tempi. Come anticipato da von der Leyen nel piano Ue per l'automotive, l'emendamento è finalizzato a concedere ai costruttori di auto la possibilità di calcolare su tre anni (2025-2027) e non più uno la conformità ai nuovi standard intermedi scattati quest'anno che prevedono di non oltrepassare il limite di 93,6 grammi di CO2 per chilometro percorso a livello di flotta nel corso dell'anno, scongiurando per il momento l'imposizione delle multe per chi non vi si adegua.
A quanto si apprende, Bruxelles sta valutando di inserire nella modifica anche la possibilità per le case auto di concordare e notificare a Bruxelles la volontà di creare 'pooling' direttamente nel 2027, non su base annuale. I pooling - ovvero la possibilità per le case auto di aggregarsi per figurare come un unico costruttore ai fini dell'adempimento degli obblighi comunitari sulle emissioni - sono previste dal regolamento Ue sulle emissioni CO2 delle nuove auto.
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