"Ogni crisi geopolitica è una
scusa per non fare la transizione verde o per rallentarla mentre
i dati ci dicono che dovremmo agire in fretta. Dopo il Covid, la
guerra in Ucraina e la guerra a Gaza, si è deciso di fare più
ampio uso delle fonti fossili in quanto ci sono rischi da
fronteggiare". Lo ha sottolineato Daniel Kammen, docente
all'Università di Berkeley, California, che è stato consulente
per l'energia del governo Usa sotto le amministrazioni Clinton,
Obama e Biden. Kammen era a Trieste per tenere una Lectio
Magistralis.
"Anche se le emissioni nella maggior parte dei Paesi europei
sono scese, questo sta avvenendo a detrimento del Sud del mondo
che è il posto da dove vengono le materie prime per la
transizione - ha proseguito Kammen -. Quindi è importante
riconoscere che, proprio come è avvenuto nel caso del Covid,
anche per la mitigazione del cambiamento climatico siamo
protetti solo quando anche le persone più povere e i Paesi più
poveri sono protetti". Dunque per Kammen è "fondamentale che lo
sviluppo dei Paesi del Sud del mondo sia uno sviluppo verde e
che non ci sia una dicotomia e una scelta tra lo sviluppo e la
transizione in questi Paesi". Infatti, in questi Paesi, "la
qualità di vita è bassa e pure sono poche le risorse
energetiche, ma in molti di questi Paesi l'energia pulita sta
diventando sempre più disponibile ed è più economico fare scelte
green", ha concluso Kammen.
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