BRUXELLES - "Il fatto che il 23% dei pareri" al Comitato europeo delle Regioni (CdR) "abbia la firma di un italiano vuol dire che siamo presenti attivamente, non solo con la condivisione ma anche con la possibilità di indirizzo delle politiche europee". Lo ha detto a Bruxelles il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, capo della delegazione italiana al CdR. I numeri, anche in termini di presenza italiana, "testimoniano quanto questa delegazione ha fatto e anche quanto abbia ottenuto in termini di ascolto da parte poi degli atti finali" legislativi in Ue, ha sottolineato Cirio, citando alcuni dossier come centrali come la difesa dell'agricoltura e dell'agroalimentare.
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