"Il Mediterraneo deve essere un
mare che non divide ma unisce, un luogo dove si incontrano
tradizioni, storie e destini". Lo ha affermato Maria Tripodi,
sottosegretario agli Affari esteri e Cooperazione
internazionale, in chiusura del simposio internazionale
GeoAdriatico svoltosi dal 13 al 16 giugno.
"La proiezione dell'Italia all'estero è volta alla promozione
delle priorità comuni, dei valori condivisi e del diritto
internazionale nel rispetto dei principi di democrazia - ha
aggiunto Tripodi - Trieste, con la sua apertura verso Oriente e
nord Europa, è il luogo ideale per costruire ponti tra le
diverse realtà del nostro Continente. Il simposio internazionale
GeoAdriatico non è solo un evento di discussione e confronto, ma
vera piattaforma di azione".
Crisi del Mar Rosso, guerre, migrazioni, Europa orientale,
cambiamenti climatici, economia blu, diplomazia scientifica,
Agenda 2030 Nazioni Unite, cooperazione internazionale sono
stati alcuni dei temi di GeoAdriatico che ha ospitato oltre 100
relatori, rappresentando 13 Nazioni, sotto l'egida di Senato,
Camera, ministero degli Affari esteri e Cooperazione
internazionale, ministero Università e Ricerca, Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia.
"GeoAdriatico è un'iniziativa di dialogo e confronto molto
significativa - ha aggiunto Tripodi - Una stimolante occasione
per discutere sulla centralità del Mediterraneo e sulle sfide
che dobbiamo fronteggiare per contribuire a fare sì che questo
mare, così tanto complicato, diventi uno scenario di pace".
A GeoAdriatico, ideato e organizzato dalla Vitale Onlus
presieduta dal giornalista Roberto Vitale, sono intervenuti, tra
gli altri, la climatologa slovena e premio Nobel per la Pace
Lučka Kajfež Bogataj, lo statunitense Allen Weeks, d.g. del
Consorzio ELI-ERIC, Luisella Giulicchi, manager Copernicus
Sentinel-6 dell' Agenzia Spaziale Europea, Giorgio Marrapodi,
ambasciatore d'Italia in Turchia, Marco Di Liddo, direttore del
Centro Studi Internazionali (CeSI), Stephen Taylor, coordinatore
progetto North Adriatic Hydrogen Valley e Andreina Marsella,
ambasciatore d'Italia in Montenegro, Max Paoli, coordinatore
progetti UNESCO TWAS, Accademia delle scienze per il mondo in
via di sviluppo, Andrea Silvestri, ambasciatore d'Italia in
Macedonia e Pierpaolo Ribuffo, coordinatore Struttura politiche
del mare della Presidenza del Consiglio. Il dialogo
internazionale, non solo in questo periodo caratterizzato dalle
guerre russo-ucraina e israelo-palestinese, è una delle priorità
di GeoAdriatico che, nell'edizione 2024, con la media
partnership dell'agenzia di stampa ANSA rappresentata dal vice
direttore Stefano Polli, ha approfondito temi sul ruolo
dell'Italia nel nuovo scacchiere geopolitico, e argomenti del
G20 come piattaforma per cooperare su trasporti, infrastrutture
portuali, mare e Spazio.
"Trieste con la sua vocazione mitteleuropea e la sua identità
multietnica e multiconfessionale rappresenta un esempio di come
diverse culture e religioni possano convivere pacificamente - ha
concluso il sottosegretario Maria Tripodi - GeoAdriatico è,
dunque, un laboratorio unico che mira a rafforzare questi valori
promuovendo la comprensione reciproca e il rispetto".
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