Per il futuro della politica di coesione "sarebbe meglio non far partire la discussione su quanti soldi spendere e come, perché complicherebbe la situazione; in questi incontri sarebbe meglio pensare a farsi le domande giuste". Lo ha dichiarato Karl-Heinz Lambertz, membro del Parlamento della comunità germanofona in Belgio e componente del Comitato europeo delle Regioni (CoR), riferendosi ai temi della prima riunione del gruppo di lavoro di alto livello che sta discutendo del futuro della politica di coesione.
"L'intenzione è quella di dar luogo a una riflessione lunga e approfondita, e dobbiamo chiederci quale contenuto vogliamo dare alla politica di coesione dopo il 2027, quale metodologia e come possiamo migliorare la sinergia tra questa politica futura e il resto delle politiche", ha aggiunto Lambertz. Le raccomandazioni finali, secondo l'ex presidente del CoR, devono tenere conto delle grandi questioni. "La guerra in Ucraina non può essere l'unico focus: nel 2027 avremo da affrontare la questione climatica, le diseguaglianze sociali, i grandi cambiamenti demografici e soprattutto i problemi del contrasto sempre più marcato tra città e aree rurali", ha spiegato.
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