BRUXELLES - "Le azioni a livello regionale e locale svolgono un ruolo molto importante, in particolare per quanto riguarda l'alfabetizzazione mediatica e la sensibilizzazione del pubblico come strumenti chiave per contrastare e limitare l'impatto della disinformazione". Lo ha detto la vicepresidente della Commissione europea, Věra Jourová, intervenendo al dibattito sul ruolo degli enti locali e regionali nella difesa della democrazia alla plenaria del Comitato europeo delle Regioni.
"Manca meno di un anno al più grande esercizio democratico in Europa, ovvero le elezioni del Parlamento europeo, e c'è ancora tempo per prepararsi e diventare più resistenti, perché dobbiamo mettere in conto che ci saranno tentativi di disinformare", ha evidenziato Jourova. "Un aspetto che continuiamo a osservare è la crescente sfiducia nei confronti di ogni tipo di autorità o esperto e questo crea un terreno fertile per la fiducia nelle teorie cospirative e nelle fonti non verificate, ecco perché le autorità regionali e locali sono così importanti: siete più vicini alla gente, avete a che fare con le paure e i problemi quotidiani e avete la possibilità di diventare la fonte più affidabile di informazioni importanti", ha osservato la vicepresidente Ue.
A un anno dalle prossime elezioni europee, i rappresentanti locali e regionali hanno sottolineato il "rischio rappresentato dalla disinformazione per le nostre società democratiche". In quanto livello di governo più vicino ai cittadini, gli enti locali e regionali hanno un "ruolo cruciale" da svolgere negli sforzi dell'Unione europea per difendere la democrazia. Questo è quanto affermano i rappresentanti dei territori dei Ventisette in un parere del Comitato europeo delle Regioni adottato nella plenaria dello stesso Comitato che suggerisce possibili iniziative a livello locale e regionale per contrastare la disinformazione. Il testo chiede un aumento dei finanziamenti disponibili in tutta Europa, integrati da una maggiore cooperazione con le organizzazioni della società civile, i media locali, i centri di ricerca, i singoli giornalisti e chi si occupa di verificare le informazioni.
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