BRUXELLES, 30 NOV - Il modello di gestione concorrente, la governance multilivello e il principio i partenariato vanno mantenuti come principi guida della politica di coesione anche dopo il 2027. E' uno dei punti contenuti nel parere del Comitato europeo delle Regioni, adottato nel corso della sessione plenaria a Bruxelles dai leader locali e regionali dell'Ue, i quali propongono un "patto di partenariato europeo" che definisca un corpus unico di norme e obiettivi per tutti i fondi in regime di gestione concorrente, cioè condivisa fra autorità europee, nazionali e territoriali, garantendo coerenza e semplificazione.
Regioni e città propongono inoltre la creazione di un meccanismo per affrontare crisi eccezionali e catastrofi climatiche, come alluvioni e incendi boschivi, che possa essere attivato a livello territoriale, salvaguardando così gli investimenti a lungo termine. "La politica di coesione, così come la conosciamo adesso, è a rischio di sopravvivenza", ha avvertito il presidente del CdR, Vasco Alves Cordeiro, secondo cui "con una riforma coraggiosa all'insegna della flessibilità, del partenariato e della semplificazione, la politica di coesione può continuare a svolgere il suo ruolo di politica strutturale in grado di trasformare i territori sul lungo termine".
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