Più finanziamenti per una
"decarbonizzazione competitiva". A meno di tre mesi dalle
elezioni europee le diciassette maggiori compagnie aeree del
continente riunite nell'associazione Airlines for Europe (A4E)
lanciano un appello a Bruxelles e ai leader delle istituzioni
comunitarie che verranno presentando il loro manifesto per il
futuro dell'aviazione. La svolta green, sottolineano i ceo di
Lufthansa, Air France-KLM, Ryanair, Tui, Easyjet e Iag dal palco
dell'Aviation Summit a Bruxelles, può essere realizzata solo
grazie a tecnologie innovative per aeromobili e motori, nonché
ai carburanti sostenibili per l'aviazione (Saf), vale a dire
e-fuels e bio-fuels.
I vettori chiedono "una politica industriale intelligente e
finanziamenti mirati da parte dell'Ue e degli Stati membri",
evidenziando la necessità di un cambiamento dell'industria
europea lunga l'intera filiera "per rimanere competitiva a
livello globale". I Saf, nella visione dell'amministratore
delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, "sono fondamentali per
questa trasformazione", come lo è allo stesso modo "che l'Europa
ne sostenga una produzione interna affidabile e conveniente" dal
punto di vista economico, "in particolare a fronte della
significativa pressione del mercato" al di fuori dell'Ue.
Le compagnie riunite in A4E invocano inoltre una riforma
dello spazio aereo europeo, aumentando la pressione sulla
Commissione Ue affinché presenti misure di protezione dei
passeggeri per consentire i sorvoli in caso di sciopero dei
controllori del traffico aereo in uno o più Paesi membri. Una
battaglia per "mantenere i cieli aperti" portata avanti con
forza dal ceo di Ryanair, Michael O'Leary, che da tempo chiede
che lo spazio aereo continentale resti accessibile "per ridurre
al minimo l'effetto degli scioperi che continuano a perturbare
fortemente i viaggi aerei in tutta Europa con oltre 20 milioni
di passeggeri colpiti nel 2023".
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