"La Lega, dal primo momento fino
al voto finale di oggi, si è sempre opposta con coerenza alle
norme sugli imballaggi, fortemente penalizzanti per le imprese
italiane. Il regolamento ha fatto parte della serie di
provvedimenti ideologici green con cui l'Ue ha caratterizzato
questo mandato, tra ecofollie e danni gravi a interi settori".
E' quanto sottolinea in una nota l'eurodeputata della Lega
Silvia Sardone, coordinatrice del gruppo Identità e democrazia
in commissione Ambiente dopo il via libera da Strasburgo alla
stretta sugli imballaggi.
Nonostante i miglioramenti rispetto alla proposta iniziale
della Commissione europea "permane il problema di fondo:
l'approccio europeo introduce norme confusionarie e impone
restrizioni nel mercato interno, grava sulle imprese con nuovi
costi, nuovi oneri, nuove analisi e complicazioni dal punto di
vista burocratico. Inseguendo l'ideologia green senza alcuna
base scientifica qualcuno vuole privilegiare il riuso rispetto
al riciclo, dove siamo primi in Europa, sebbene il riuso preveda
maggior utilizzo di acqua ed energia".
Sardone ha sottolineato ancora che "questi anni di
ecofollie dimostrano che a Bruxelles serve un cambio di rotta:
noi siamo in prima linea dopo anni di lotta contro un'ideologia
green che sta portando numerosi problemi sociali ed economici,
con filiere danneggiate, posti di lavoro persi e costi più alti
per i consumatori".
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