"Chiederemo al" vicepresidente
designato della Commissione europea "Raffaele Fitto, al di là
delle appartenenze politiche, quali sono le condizioni e le
condivisioni che vorrà garantire" in qualità di responsabile per
la Coesione e le riforme. Lo ha detto l'eurodeputato del Pd,
Stefano Bonaccini, intervenendo al convegno 'Per una politica di
coesione e crescita rafforzata dopo il 2027 con le regioni al
centro', al Parlamento europeo di Bruxelles.
Criticando l'ipotesi di "centralizzare per la prima volta" la
gestione dei fondi di coesione nel prossimo ciclo di bilancio,
l'ex governatore dell'Emilia-Romagna ha sottolineato che "se
vogliamo che le città e le regioni dei 27 Paesi dell'Unione
europea dicano la loro e possano decidere quali siano le
priorità dei loro territori, dobbiamo evitare che siano gli i
Paesi a decidere anche le loro priorità".
Un conto, ha puntualizzato, "è la programmazione dei
finanziamenti" dove è giusto che vi sia un rapporto con gli
Stati membri e le istituzioni Ue, "ma io non avrei mai permesso
al governo italiano", a prescindere dal colore politico, "di
decidere quale era la priorità del mio territorio".
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