"L'Italia è stata deferita alla
Corte di giustizia per abuso dei contratti a tempo determinato
nel mondo della scuola, ma la priorità del governo è il ritorno
delle cosiddette 'dimissioni in bianco'. Stabilendo che al
massimo dopo 5 giorni di assenza ingiustificata il rapporto di
lavoro viene sciolto per volontà del lavoratore, il ddl Lavoro
riporta indietro le lancette dei diritti sociali e bypassa anche
la disciplina sulle dimissioni. Nel testo presentato infatti non
vengono prese in considerazione le ragioni o le motivazioni
dell'assenza e non è ammessa prova contraria. L'odioso fenomeno
delle dimissioni in bianco per le donne in passato ha raggiunto
cifre significative e non trascurabili pari a 40mila casi
all'anno. Ho ribadito questo allarme nell'audizione che ho
tenuto in Commissione Lavoro alla Camera lo scorso 30 gennaio,
ma evidentemente le mire di questa maggioranza sono proprio
quelle di restringere la libertà e i diritti dei lavoratori". Lo
scrive in una nota Pasquale Tridico, capodelegazione del
Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
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