"L'Ue deve agire concretamente
per fermare l'invasione. L'attuale crisi in Medio Oriente
aggrava la pericolosità della rotta dei Balcani, che rappresenta
il principale flusso di immigrazione via terra verso l'Ue e da
cui potrebbero transitare, come già avvenuto in passato,
elementi pericolosi e minacce alla sicurezza dei cittadini. Il
nord-est dell'Italia è una delle realtà più esposte, per questo
ho presentato un'interrogazione alla Commissione europea per
chiedere di agire immediatamente per bloccare questi flussi e
fermare i sostegni al cosiddetto turismo dell'asilo". Lo
annuncia in una nota Anna Maria Cisint, europarlamentare della
Lega e prima firmataria dell'interrogazione all'esecutivo Ue
sottoscritta anche dagli europarlamentari leghisti Aldo
Patriciello, Silvia Sardone e Roberto Vannacci.
"Serve controllare l'accesso dalla Bosnia e dagli altri
confini interessati, così come servono misure concrete per
bloccare questo lucroso traffico, con una revisione delle norme
in materia di respingimenti e con il rafforzamento dei centri in
Paesi terzi. Le parole non bastano, ora bisogna agire: l'Ue ha
il dovere di proteggere le frontiere europee", sottollnea
Cisint.
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