"Ho ascoltato il programma della
sua presidenza con attenzione e con il rispetto che si deve a
lei e al popolo ungherese che le ha affidato il governo della
propria Nazione da anni, un rispetto che è mancato in quest'aula
da più parti". Così il capodelegazione di Fratelli d'Italia- Ecr
al Parlamento europeo Carlo Fidanza intervenendo in Plenaria
durante il dibattito sulla presentazione del programma della
Presidenza Ungherese.
"Ma in compenso abbiamo avuto lezioni di patriottismo e di
valori cristiani dalla sinistra e abbiamo persino avuto lezioni
di stato di diritto da una collega imputata in Ungheria per
gravissimi episodi di violenza. Noi abbiamo molti punti su cui
siamo d'accordo nel programma della sua presidenza, non le
nascondiamo quelli su cui non siamo stati d'accordo. Mi
riferisco naturalmente alla questione russo-ucraina non perché
la riteniamo come qualcuno in quest'aula un pericoloso agente al
soldo di Putin, infatti basterebbe conoscere la sua storia
personale per sapere che ciò non è possibile, ma perché se ogni
guerra si deve concludere con una pace dobbiamo insieme
ricercare una pace davvero giusta per l'Ucraina. Io ero qui nel
2011 e ricordo la sua prima presidenza storica allora nel pieno
della crisi finanziaria, quando avevate scelto come motto due
parole semplici ma non banali 'strong Europe'. Sono trascorsi
tredici anni e oggi senza dubbio l'Europa non è più forte ma è
più debole. Ci auguriamo che questa ultima fase della presidenza
ungherese possa portare davvero a concreti passi avanti verso
un'Europa più forte perché' più pragmatica nel sostenere la
propria economia, forte perché più determinata nel difendere i
propri confini, forte perché più orgogliosa della propria
identità e della propria storia", conclude Fidanza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA