"La Commissione europea ha
aperto un'indagine per valutare la conformità delle disposizioni
presenti nel ddl Sicurezza sulla canapa con i Trattati e il
diritto derivato dell'Unione. Siamo molto soddisfatti della
risposta della Commissaria Kyriakides all'interrogazione che ho
presentato per denunciare i divieti - imposti dall'articolo 18
del ddl Sicurezza - che equiparano in modo del tutto sbagliato
la cannabis light alla droga, contraddicendo tra l'altro una
sentenza della Corte di Giustizia Ue". Lo dice in una nota
Valentina Palmisano, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
"L'esecutivo europeo conferma di 'aver ricevuto numerose
denunce in relazione sia all'emendamento 13.06 del "Ddl
sicurezza" italiano, che è stato approvato di recente con
l'obiettivo di limitare la circolazione delle infiorescenze
della canapa o dei prodotti contenenti tali infiorescenze, sia
al Decreto 27 giugno 2024, che riguarda la classificazione dei
prodotti per uso orale contenenti come sostanza attiva ad uso
farmaceutico cannabidiolo derivato dalla cannabis'. L'esame
dell'esecutivo europeo è attualmente in corso e noi speriamo che
giustizia venga fatta per un settore importante per l'economia
italiana visto che sono attive nella coltivazione della canapa
ben 3.000 aziende agricole e 20.000 operatori. Come Movimento 5
Stelle faremo di tutto per tutelarli".
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