"Oggi celebriamo la Giornata
Mondiale della Salute Mentale, ma dobbiamo sempre ricordare che
la salute mentale richiede un'azione quotidiana che deve essere
sempre più coraggiosa e concreta. La salute mentale non può più
essere trattata come una questione secondaria. Oggi, in Europa,
84 milioni di persone convivono con disturbi mentali e i costi
per la società superano i 600 miliardi di euro all'anno, pari al
4% del Pil europeo. È un problema che riguarda ognuno di noi e
che è stato ulteriormente aggravato dalle crisi in atto: la
pandemia che ci ha costretti a misure di distanziamento sociale,
l'inflazione che mette in ginocchio le famiglie che non riescono
più a fare la spesa e arrivare a fine mese, la disoccupazione
che non consente ai giovani di trovare la loro autonomia". Lo ha
detto in un intervento in plenaria Valentina Palmisano,
europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
"La Commissione europea, finalmente, lo scorso anno, ha
lanciato una strategia globale sulla salute mentale, che pone
l'accento su tre pilastri fondamentali: la prevenzione,
l'accesso a cure di qualità e il reinserimento sociale. Questo è
sì un passo avanti, ma come Movimento 5 Stelle chiediamo che la
salute mentale venga integrata in tutte le politiche
dell'Unione, dall'istruzione al lavoro e all'inclusione sociale.
Dobbiamo sfruttare appieno i fondi europei per potenziare la
formazione dei professionisti e per promuovere strumenti
innovativi come la telemedicina, che può migliorare l'accesso
alle cure, specialmente nelle aree più isolate. E dobbiamo
combattere con forza lo stigma che ancora circonda i disturbi
mentali. Noi continueremo a batterci per un'Europa più giusta e
inclusiva, dove nessuno venga lasciato solo nei momenti di
difficoltà", ha concluso Palmisano.
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