"Sulle banche rivediamo lo
stesso ridicolo copione dell'anno scorso: Giorgia Meloni
sbandiera un coraggio mai visto sugli extraprofitti delle banche
ma l'unica cosa che alla fine non si è vista è proprio la tassa,
o contributo che dir si voglia". Lo ha dichiarato via social
l'eurodeputata del Pd, Irene Tinagli. Come "un anno fa" quando
il governo annunciò "una tassazione straordinaria degli
extra-profitti ma alla fine non se ne fece nulla", per Tinagli
nonostante gli annunci in Parlamento, "oggi la tassa è sparita
di nuovo, ed è rimasto un piccolo anticipo di imposta spalmato
su due anni, il che significa che le banche alla fine non
verseranno un euro in più di quanto avrebbero dovuto", ha
scritto.
"La tassa sulle banche continuerà ad essere uno strumento di
marketing politico, utile forse a darsi una posa rivoluzionaria
ma senza alcun reale beneficio né per il bilancio pubblico né
per i cittadini", ha aggiunto, incalzando Meloni a chiedere
"scusa agli italiani per averli ingannati di nuovo ed anche alle
banche. Sono due anni che prende in giro tutti con annunci
improvvisati, irrealizzabili e irrealizzati, generando soltanto
incertezze per le imprese e illusioni per i cittadini",
conclude.
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