Dirottare una parte dei
quattrini del Safe - il fondo da 150 miliardi in prestiti
previsto dal piano ReArm - e rafforzare la filiera blustellata,
con almeno l'80% del prodotto finale 'made in Europe'. E' quanto
si legge nella bozza della posizione negoziale del Parlamento
Europeo per il regolamento Edip (European Defence Industry
Programme), presentato l'anno passato dalle Commissione e ancora
da approvare a causa delle rimostranze francesi.
La bozza - al momento in lavorazione presso le commissioni
Difesa e Industria e che dovrebbe andare al voto, con procedura
accelerata, alla plenaria di maggio - prevede infatti che dal
Safe vengano stanziati 15 miliardi di euro per Edip - in
aggiunta al miliardo e mezzo proveniente dal bilancio Ue - oltre
ad altri 5 miliardi per il rafforzamento della base industriale
dell'Ucraina. La proposta, inoltre, contiene una serie di misure
per irrobustire il principio di sovranità delle catene del
valore dell'industria della difesa europea, a discapito di quei
Paesi - o aziende - che hanno una base più estesa verso Stati
extra Ue, come Regno Unito o Usa.
La posizione negoziale del Parlamento andrà poi discussa al
trilogo - ovvero con Consiglio Ue e Commissione - per
raggiungere un testo unico, da sottoporre infine al voto finale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA