Le istituzioni Ue hanno trovato l’accordo sul regolamento per ridurre al minimo le perdite di metano da parte delle società energetiche che operano nell'Ue. Così l’Ue fa la sua mosse sul Global Methane Pledge, nato alla COP26 di Glasgow due anni fa e ad oggi siglato da oltre 150 Paesi per ridurre le proprie emissioni di metano sottoscrivendo.
Il regolamento impone agli operatori di comunicare regolarmente alle autorità competenti la quantificazione e le misurazioni delle emissioni di metano a livello di fonte, anche per le attività non gestite. Obbliga inoltre le compagnie petrolifere e del gas a effettuare controlli regolari delle loro attrezzature per individuare e riparare le perdite di metano nel territorio dell'Ue entro scadenze specifiche. Le soglie in cui scatta l’obbligo di rilevazione e riparazione saranno decise in un secondo momento da un regolamento di esecuzione. Lo sfiato e il flaring di routine saranno vietati tranne in circostanze inevitabili, ad esempio per motivi di sicurezza o in caso di malfunzionamento delle apparecchiature. Lo sfiato dalle miniere di carbone viene limitato a partire dal 2027, con condizioni più severe dopo il 2031. Secondo le nuove regole, le aziende dei settori del petrolio, del gas e del carbone dovranno effettuare un inventario delle attività chiuse, inattive e abbandonate, come pozzi e miniere, monitorare le loro emissioni e adottare un piano per ridurle il prima possibile.
Sulle importazioni, il regolamento istituisce una banca dati sulla trasparenza del metano in cui saranno resi pubblici i dati sulle emissioni di metano comunicati dagli importatori e dagli operatori dell'Ue.
La Commissione metterà inoltre a punto uno strumento di monitoraggio globale delle emissioni di metano e un meccanismo di allarme rapido per gli eventi di super-emissione, con informazioni sull'entità, la ricorrenza e l'ubicazione delle fonti ad alta emissione di metano sia all'interno che all'esterno dell'Ue. Nell'ambito di questo strumento, la Commissione potrà richiedere informazioni tempestive sulle azioni per affrontare queste perdite da parte dei Paesi interessati.
A partire dal gennaio 2027, il regolamento prevede che i nuovi contratti di importazione di petrolio, gas e carbone possano essere stipulati solo se gli esportatori applicano gli stessi obblighi di monitoraggio, comunicazione e verifica previsti per i produttori dell'Ue. Il regolamento stabilirà una metodologia per l'intensità del metano e i livelli massimi da rispettare per i nuovi contratti per petrolio, gas e carbone.
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