L'Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile (Icao) sull'aviazione e i carburanti alternativi si è data l'obiettivo di raggiungere una riduzione del 5% delle emissioni di CO2 entro il 2030, attraverso un maggiore utilizzo di carburanti per l'aviazione sostenibili (Saf) e altre energie più pulite. L'Icao ha deciso di rivedere il target entro il 2028 per tenere conto degli sviluppi del mercato e dei nuovi investimenti nella capacità produttiva a livello mondiale.
L'accordo conferma anche la decisione adottata dall'Assemblea Icao nel 2022 di arrivare a zero emissioni nette di CO2 da parte dell'aviazione internazionale entro il 2050. I Saf svolgeranno un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo obiettivo e l'intesa definisce chiaramente il percorso da seguire per raggiungere questa ambizione.
"La decisione dell'Icao invia un segnale forte e necessario sull'importanza di mobilitare gli investimenti nella produzione di carburanti per l'aviazione sostenibili a livello mondiale - ha dichiarato la Commissaria Ue ai trasporti Adina Vălean - l'Ue è stata la prima a definire un percorso chiaro e giuridicamente vincolante per la fornitura e l'uso di questi carburanti attraverso la nostra iniziativa ReFuelEU Aviation, recentemente adottata, e accogliamo con favore questa maggiore ambizione globale che ci aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi e ad accelerare la decarbonizzazione dell'aviazione a livello mondiale".
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