È stato ufficialmente avviato lo studio di fattibilità per il cosiddetto '5G-Sitacor', un corridoio 5G tra Italia e Slovenia basato sulla tecnologia 'Connected and automated mobility'. E' quanto annuncia l'Università di Trieste, che sarà responsabile della comunicazione quantistica nell'ambito dell'iniziativa.
Il progetto 5G-Sitacor è sostenuto dal programma comunitario europeo Connecting Europe facility, che prevede anche finanziamenti per la crescita, l'occupazione e la competitività attraverso investimenti in infrastrutture situate in aree chiave tra i Paesi dell'Ue. Tra questi anche il 5G-Sitacor, che riguarda la regione di confine tra Italia e Slovenia, crocevia di sistemi di trasporto stradali, ferroviarie e portuali-chiave per l'Europa e uno dei corridoi 5G individuati dall'Unione europea per il potenziamento della copertura e della connettività.
Lo studio, della durata di sei mesi, si concentrerà sull'analisi delle arterie stradali, delle infrastrutture di telecomunicazione esistenti e sulla valutazione degli investimenti necessari per raggiungere la copertura Cam 5G nel corridoio tra Italia e Slovenia. Il progetto è stato affidato dalla Ue a Regione Friuli Venezia Giulia (coordinatore), Porto di Capodistria, all'Anas e all'operatore autostradale sloveno Dars, a Retelit e Telekom Slovenia (telecomunicazioni) e alle Università di Trieste e di Lubiana.
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