Primo via dalla commissione Ambiente dell’Eurocamera alle nuove norme per prevenire e ridurre i rifiuti alimentari e tessili in tutta l’Ue. Il testo, parte della proposta di revisione della direttiva quadro sui rifiuti, è stato adottato con 72 voti favorevoli, nessuno contrario e tre astensioni.
Gli eurodeputati chiedono di aumentare gli obiettivi vincolanti di riduzione degli sprechi alimentari al 20%, rispetto al 10% proposto dalla Commissione Ue, per la trasformazione e produzione alimentare, e al 40%, al posto del 30% proposto dall’esecutivo Ue, nella vendita al dettaglio, nei ristoranti, nei servizi di ristorazione e nelle famiglie. Stando al testo, i Paesi dell’Ue dovranno garantire che questi obiettivi siano raggiunti a livello nazionale entro il 31 dicembre 2030.
Per quel che riguarda i tessuti, le nuove norme inoltre mirano a istituire regimi di “responsabilità estesa del produttore” per chi importa materiale tessile in Ue, come abbigliamento, coperte, biancheria da letto, tende, cappelli, calzature, materassi e tappeti, di coprire i costi per la loro raccolta differenziata, cernita e riciclaggio. Parallelamente, i Paesi Ue dovranno garantire, entro il 1° gennaio 2025, la raccolta separata dei tessili per il riutilizzo, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio.
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