I governi europei devono fare di più per proteggere i cavi sottomarini: per il futuro servirà coordinare le forze, procedere con una mappatura delle infrastrutture chiave e individuare livelli di finanziamento "appropriati". Sono alcune delle raccomandazioni evidenziate nel White Paper sulla connettività presentato dalla Commissione Ue.
"Gli incidenti come quelli verificatisi nel Mar Baltico" hanno "dimostrato che elementi dell'infrastruttura dei cavi sottomarini rimangono vulnerabili" e che vi è "la necessità di portare avanti e coordinare ulteriormente il lavoro a livello dell'Ue per promuovere la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture via cavo", ammonisce Bruxelles.
L'attuale quadro normativo comunitario "non è in grado di affrontare pienamente le sfide individuate", si legge nel documento. I Ventisette sono dunque chiamati a procedere con "una governance comune" e "una mappatura accurata delle infrastrutture via cavo esistenti" per "supportare una valutazione dei rischi, delle vulnerabilità e delle dipendenze". L'esecutivo Ue evidenzia anche la necessità di sostenere la realizzazione o l'ammodernamento "significativo" di infrastrutture di cavi sottomarini attraverso il riesame degli strumenti disponibili e con il possibile sostegno degli investimenti privati a progetti di interesse europeo "a determinate condizioni".
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