Un impegno per i primi 100 giorni per fare dell’attuazione dell’AI Act una priorità della prossima Commissione europea. È quanto chiede un gruppo di europarlamentari del Partito popolare europeo (Ppe) in una lettera indirizzata alla vice presidente della Commissione, Margrethe Vestager, e al commissario per il Mercato interno, Thierry Breton. Tra i firmatari della lettera, i relatori dell’AI Act delle commissioni giuridica (Juri) e per l'industria, la ricerca e l’energia (Itre) del Parlamento europeo, Axel Voss e Eva Maydell.
Nella lettera, si chiede certezza giuridica in particolare per le imprese, fornendo linee guida con largo anticipo, un processo di standardizzazione tempestivo, e convocando regolarmente l’AI Board e l’AI Advisory Forum, organizzando campagne di comunicazione e coinvolgendo adeguatamente tutti gli attori dell’ecosistema AI.
Gli europarlamentari esortano l’Ue a “collaborare con i nostri alleati democratici internazionali piuttosto che appartarci come una fortezza normativa” e suggeriscono diverse iniziative per rafforzare la cooperazione internazionale, ad esempio l'Ufficio IA europeo potrebbe lavorare a stretto contatto con Regno Unito e Stati Uniti. Uno dei passaggi chiave della lettera, riguarda poi la creazione di un ecosistema di eccellenza nell’IA, che a detta degli eurodeputati, dovrebbe rientrare tra le priorità della nuova legislatura. In particolare, si esorta la prossima Commissione europea a “integrare meglio gli aspetti dell'innovazione dell'AI Act (sandbox regolamentari e test sul mondo reale) con il lavoro che sta svolgendo per ‘stimolare le startup e l'innovazione nell'IA affidabile’. Ad esempio, le ‘fabbriche di IA’ dislocate nelle strutture di supercalcolo EuroHPC dell'Unione dovrebbero lavorare insieme alle sandbox normative per fornire ambienti in cui gli imprenditori possano testare e innovare”.
Per promuovere l’innovazione nel settore dell’IA, inoltre, è necessario, osservano gli eurodeputati, raggiungere obiettivi come il vero completamento del mercato unico e dell’unione dei mercati dei capitali, nonché “esplorare nuove opportunità come l’istituzione di un fondo sovrano per la tecnologia”.
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