Dall’idrogeno agli stoccaggi di CO2, passando per i cavi elettrici. La Commissione europea ha pubblicato l’8 aprile in Gazzetta Ufficiale dell’Ue l’ultimo elenco di progetti di interesse comune (Pci) e di mutuo interesse (Pmi) adottato tramite regolamento delegato lo scorso 28 novembre, il primo da quando è entrata in vigore la revisione della rete transeuropea dell’energia (TEN-E). Un totale di 166 progetti presenti nell’elenco beneficeranno di una concessione semplificata delle autorizzazioni e di un sostegno normativo e li renderanno ammissibili ai finanziamenti dell’UE da parte del meccanismo per collegare l’Europa (CEF).
Il primo bando da 850 milioni di euro per finanziare i progetti è stato aperto l’11 aprile dalla Commissione europea e rimarrà aperto fino al 22 ottobre. Interconnessioni elettriche e stoccaggio dell’energia, ma anche progetti di elettricità intelligente e idrogeno. Oltre la metà (85) dei progetti adottati dalla Commissione europea riguardano elettricità, offshore e reti elettriche intelligenti, molti dei quali dovrebbero essere commissionati tra il 2027 e il 2030. Per la prima volta, nell’elenco sono inclusi quelli relativi all’idrogeno e all’elettrolizzatore (65), mentre 14 sono dedicati alla cattura e lo stoccaggio del carbonio. Mentre i progetti di interesse comune (Pci) sono infrastrutturali chiave volti a completare il mercato interno europeo dell’energia, quelli di reciproco interesse (Pmi) sono chiave di infrastrutture energetiche transfrontaliere tra l’Ue e i Paesi terzi, che contribuiscono agli obiettivi di politica energetica e climatica dell’Unione europea.
Di 166, otto progetti riguardano anche l’Italia. Tra questi, due sono relativi all’idrogeno: il corridoio tra Italia-Austria-Germania e l’infrastruttura interna in Italia (attualmente nota come dorsale H2). Poi ancora, la Commissione riconosce come progetto di interesse reciproco l’Elmed, ovvero l’interconnessione tra la Sicilia e la Tunisia; l’interconnessione tra Corsica-Sardegna; il progetto di connessione di Malta alla rete europea con l’interconnessione con l’Italia a Gela; il ‘Callisto’, per lo sviluppo di un hub per lo stoccaggio di emissioni di CO2 gestito dall’Italia insieme alla Francia; l’interconnessione elettrica tra Lienz (in Austria) e il Veneto; e, infine, il progetto di stoccaggio offshore per le emissioni da Bulgaria, Croazia, Cipro, Grecia, Italia e Slovenia (via nave).
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