Misure preventive e azioni immediate per prevenire il rilascio di pellet di plastica nell’ambiente. Con 538 voti a favore, 32 contrari e 31 astensioni, l’Eurocamera riunita a Strasburgo ha adottato il 23 aprile la sua posizione negoziale sulla proposta di regolamento sulla prevenzione della perdita di pellet di plastica per ridurre l'inquinamento da microplastiche, proposto a ottobre dello scorso anno dell'esecutivo comunitario.
Le aziende dovranno presentare un "piano di valutazione dei rischi" per ogni struttura che ha gestito più di mille tonnellate di pellet di plastica nell’anno precedente. Una misura che secondo gli eurodeputati dovrà essere applicata due anni dopo l'entrata in vigore del regolamento per le grandi imprese, tre anni per le medie imprese e cinque anni per le piccole imprese. Al netto di un accordo con il Consiglio, il piano dovrà contenere informazioni sul numero di tonnellate di pellet di plastica movimentate ogni anno e sulla natura chimica di ciascun polimero contenuto nei pellet di plastica presenti nel sito.
La necessità di agire contro la perdita di pellet è diventata di stretta attualità dopo il disastro dei mesi scorsi in Galizia in cui, dallo scorso dicembre, milioni di pellet in plastica bianca si sono riversati sulle spiagge della regione del nord-ovest della Spagna. La posizione negoziale dell’Eurocamera propone inoltre che tutti i contenitori per lo stoccaggio e il trasporto siano etichettati con un pittogramma specifico in cui rendere visibili anche le informazioni relative al livello di pericolo: l'avvertenza (dannoso per l'ambiente); la forma di prevenzione (evitare il rilascio nell'ambiente); la risposta da adottare (raccogliere il prodotto fuoriuscito).
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