Sul tema dell'IA "la collaborazione tra Francia e Italia è molto attiva e stretta. L'Italia ha messo questo tema al centro della ministeriale G7 Scienza", in programma a luglio in Emilia-Romagna, "e ha collaborato moltissimo con la Francia per la scrittura dell'IA Act, primo documento sulla regolamentazione dello sviluppo dell'intelligenza artificiale al livello europeo. In più, da un recente bilaterale abbiamo condiviso l'attenzione affinché l'Ia si sviluppi non solo su base anglofona ma anche sulla sintassi e ricchezza delle altre lingue come quella italiana e francese. Questo è un aspetto fondamentale che ci vede molto uniti con la Francia e determinati ad andare avanti". Lo ha affermato Marco Borra, addetto scientifico presso l'ambasciata italiana a Parigi, a margine della Conferenza degli Addetti scientifici e spaziali e degli Esperti agricoli a Torino.
Più in generale, "la comunità di ricercatori italiani in Francia è fortissima e aggiunge un elemento di qualità oltre che quantità. Abbiamo diversi rami di eccellenza, dalla fisica e matematica alla biologia senza contare le scienze umane e del patrimonio dove siamo davvero leader. Questo significa che il nostro sistema formativo funziona", ha sottolineato. "Stiamo sviluppando degli strumenti concreti per aiutare questa cooperazione". Tra questi, "stiamo lavorando a un progetto di bando bilaterale per sostenere progetti di ricerca congiunti. Questo integra il Trattato del Quirinale, documento fondamentale di cooperazione che ha un suo capitolo sulla scienza", ha evidenziato.
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