Venti compagnie aree sono finite sotto la lente di Bruxelles per presunte false dichiarazioni verdi. La Commissione europea e le autorità dell'Ue per la tutela dei consumatori (Rete delle autorità di cooperazione per la tutela dei consumatori - Cpc) hanno inviato il 30 aprile una lettera a 20 compagnie aeree identificando diversi tipi di loro dichiarazioni ambientali come "potenzialmente fuorvianti" e invitandole a presentare una risposta entro 30 giorni su come intendono affrontare le preoccupazioni dell'Ue sulle loro affermazioni di marketing ambientale, in linea con la normativa Ue sui consumatori.
"Se vogliamo consumatori responsabili, dobbiamo fornire loro informazioni accurate. Sempre più viaggiatori si preoccupano della propria impronta ambientale e scelgono prodotti e servizi con migliori prestazioni ambientali. Meritano risposte accurate e scientifiche, non affermazioni vaghe o false", mette in chiaro la vicepresidente per i valori e la trasparenza, Věra Jourová, assicurando che la Commissione è "pienamente impegnata a dare ai consumatori la possibilità di partecipare alla transizione ecologica e a combattere il greenwashing. Ci aspettiamo che le compagnie aeree, così come qualsiasi altro operatore del settore, facciano un uso responsabile delle dichiarazioni ambientali", ha concluso.
L'invio della lettera fa seguito a una segnalazione da parte dell'Organizzazione europea dei consumatori (Beuc), ma per il momento la Commissione europea non ha precisato i nomi delle compagnie. Dopo aver ricevuto le risposte, la Commissione europea si organizzerà per incontrarsi con la rete Cpc e le compagnie aeree per discutere le soluzioni proposte dalle compagnie e - ha spiegato - se le compagnie aeree coinvolte non prenderanno le misure necessarie per risolvere i problemi sollevati nella lettera, le autorità potranno decidere di intraprendere ulteriori azioni di applicazione, comprese le sanzioni.
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