Non arrecare danno significativo all’ambiente. Il principio del “Do No Significant Harm” (DNSH) - asse portante della tassonomia degli investimenti sostenibili e del Recovery Fund - si applicherà dal 2026 anche al futuro Fondo sociale per il clima, uno dei dossier chiave dell’ambizioso pacchetto climatico ‘Fit for 55’ destinato a ridurre i costi “sociali” della transizione verde.
Il principio punta a garantire che nessuna attività finanziata dall’Ue abbia un impatto negativo significativo sugli obiettivi climatici e ambientali del Continente. Oltre alla tassonomia, è già applicabile al dispositivo per la ripresa e la resilienza e deve essere preso in considerazione nei fondi della politica di coesione, mentre dal 2025 sarà parte del Fondo per la modernizzazione e l'innovazione e a partire dal 2026 del Fondo sociale per il clima, che sarà finanziato dal secondo mercato del carbonio per i trasporti e gli edifici.
Per trovare un approccio comune all’attuazione del principio “non arrecare danni significativi” al Fondo sociale per il clima, la Commissione europea ha aperto fino al 28 maggio una consultazione pubblica con l'idea di arrivare a pubblicare a settembre una comunicazione con le linee guida agli Stati membri.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA