Circa 25 milioni di euro per espandere il terminale di rigassificazione sull’isola croata di Krk. Bruxelles ha dato via libera il 6 maggio al regime croato di aiuti di stato varato nel quadro dello strumento per la ripresa e la resilienza a sostegno dell'espansione del terminale di gas naturale liquefatto.
Gli aiuti - spiega la Commissione europea in una nota - saranno in forma di sovvenzione diretta e sosterranno la costruzione di un modulo aggiuntivo di rigassificazione con una capacità di 250mila m³/h sul terminale GNL esistente a Krk, che arriverà ad avere una nuova capacità massima di rigassificazione di 700mila metri cubi all'ora, pari a 6,1 miliardi di metri cubi all'anno. Il terminale è gestito da LNG Croazia e la misura sarà in parte finanziata attraverso il pnrr croato.
Bruxelles ritiene che il progetto "sia necessario" per garantire l'approvvigionamento di gas alla Croazia e alla regione dell'Europa sudorientale, contribuendo a diversificare l'approvvigionamento energetico e a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi, in linea con il piano REPowerEU. Il gas naturale liquefatto è parte fondamentale della strategia di affrancamento energetico dell'Ue dalla Russia, avviata nel 2022 dopo l'inizio dell'invasione di Mosca ai danni dell'Ucraina.
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